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Giovanni Fattori (1825-1908), straordinario protagonista della pittura italiana tra Naturalismo e Verismo, la cui complessità e organicità di tematiche e tecniche non ha ancora trovato una piena definizione critica, fu il più completo interprete del movimento macchiaiolo. La lunga e intensa parabola della sua arte spazia dalle vaste tele militari alle sintetiche, liriche tavolette di paesaggio e di figure degli anni 1865-1870, quasi astratte costruzioni fissate in un attimo irripetibile di luce, dai mirabili, acutissimi e introspettivi ritratti, alle epiche composizioni sui butteri, plasticamente articolati in immagini scattanti e tese, sino alle cadenze vagamente espressioniste degli ultimi anni, dove la figura umana, allusivamente isolata in uno spazio senza tempo, sembra rimandare al dramma esistenziale dell'uomo del Novecento. In occasione del centenario della morte dell'artista, con questa esaustiva mostra, costituita da venti sezioni che pun-tualizzano criticamente l'articolato percorso fattoriano, si propone un'organica panoramica della sua intera produzione, nella ricchezza dei contenuti, dei mezzi tecnici ed espressivi: schizzi di taccuino, disegni compiuti, dipinti a olio, acquerelli e splendide incisioni, spesso riassuntive dei differenti temi.